Segni premonitori

Ovviamente avevo sentore che mio padre avesse "qualcosa".
Ma lo giustifichi perchè ha una certa età, è sempre stato un po' strano, etc. etc.

C'è stato un episodio (non sto a specificare) che lo ha messo sul binario della demenza.
Un forte stress durato 4-5 mesi.

Ha iniziato con delle manie persecutorie e con la perdita di alcuni frammenti di memoria.

  • La certezza di essere avvelenato
  • Le persone del paese parlano male di lui (ad esempio dicono che è omosessuale)
  • Mia madre lo tradisce con tutti e quindi io non sono figlio suo.
  • Io e mia madre rubiamo i soldi e i "documenti" (le scartoffie che ognuno di noi conserva in casa)
  • All'ufficio postale gli prelevano i soldi sul suo conto
  • Io e mia madre vogliamo vendere la casa e cacciarlo via
  • Mia madre nasconde i cibi buoni mentre a lui da gli scarti
  • Riemergono vecchi contenziosi risolti da ormai 50 anni asserendo che bisogna fare "qualcosa" per rimediare
  • Paure legate alla situazione economica, guerre in atto
Purtroppo questo universo non esce da casa, mio padre all'esterno risultava normalissimo.

All'inizio di questa fase ti ritrovi da solo.

Non ne parli con nessuno perchè non ti capiscono : "ma è diventato matto ?".

Solo chi ci è già passato può capirti.

Il resto di questa società perfezionista non riesce a risalire il fiume dell'orgoglio per sforzarsi di capire, di entrare in empatia con chi è solo e sta provando a sfogarsi.

Sfogarsi, SI, ma solo con qualcuno che ti capisce.

Perchè il demente non è il classico nonnetto che non sente, fuma di nascosto il sigaro e tocca il sedere alle giovani.

Il demente martella tutti quelli che sono presenti sul palcoscenico.

-Puttana !
-Ladro !
-Non fai niente !
-Non sei figlio mio !
-Maledetta !

Ti martella tutti i santi giorni e a tutte le ore. Anche per telefono.


E ti costringe ad andare dai carabinieri perchè ti vuole denunciare.
E ti senti addosso gli occhi sospettosi di chi pensa che tuo padre potrebbe avere ragione.

Oppure accompagni tuo padre alla banca perchè deve "parlare".
Inizia poi a parlare in modo confuso e le persone ti "guardano" con il solito sguardo.

Hai necessità di un conforto, di almeno UNA buona parola per curare le ferite dell'animo.
Non cerchi medaglie.

Lo porto dai suoi parenti. Speri sempre che lui, sfogandosi, potrebbe "guarire".
Anche qui grossa delusione e grossa ferita che ancora sanguina.

Non capiscono, non riconoscono la malattia (Due nipoti sono state anche infermiere).

Gli "sguardi" diventano accuse più esplicite :
  • sono un ingrato perchè lo tratto male
  • devo trattarlo bene perchè mi ha dato la vita e ha fatto sacrifici per me
  • devo trattarlo bene perchè mi lascia la casa e i soldi
  • devo cambiare carattere (........)
  • sono un cattivo cristiano perchè tratto lo male


Ci vuole un'energia inimmaginabile per sopportare tutto ciò .
Avete mai donato il sangue ?
Mentre il sangue esce da voi sentite veramente la vita, l'energia uscire da voi.

Così è lo stress che devono sopportare le persone intorno al demente.


Devi sopportare e mantenere il sorriso, perchè è tuo padre. Gli hai sempre voluto bene.

Siracide 3:13 "Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.".

Le persone vicino al demente si chiamano CareGiver (somministrano le cure, il bene, l'affetto).